I disturbi parafilici riguardano quei modi “strani” di provare piacere e raggiungere l’eccitazione durante il rapporto sessuale. Questi comportamenti non sono considerati disturbi di per sé, ma lo divengono dal momento in cui la persona che li mette in atto sperimenta o provoca a terzi un disagio significativo. Questa differenza porta ad una distinzione tra la parafilia, non patologica e il disturbo parafilico, causa invece di malessere per uno o più soggetti coinvolti nella pratica.
Disturbo Voyeuristico: condizione in cui l’eccitazione sessuale viene raggiunta osservando altre persone durante pratiche sessuali o in altri momenti di intimità. Il comportamento può essere messo in atto in modo furtivo, spiando le altre persone o presenziando alla situazione in maniera palese.
Disturbo Esibizionistico: riguarda le persone che provano eccitazione sessuale nell’esporre i propri genitali o avere comportamenti sessualizzati in pubblico, di fronte ad estranei.
Disturbo Frotteuristico: si caratterizza per l’eccitazione sessuale conseguente allo strofinarsi su persone estranee, specialmente in ambienti affollati.
Disturbo da Masochismo Sessuale e il Disturbo da Sadismo Sessuale: sono legati alla ricerca dell'eccitazione sessuale tramite la dominazione o la sottomissione del partner o di sé; l’esperienza sessuale è segnata dalla ricerca di indurre o sperimentare sofferenza fisica e psicologica.
Disturbo Pedofilico: dal punto di vista giuridico la pedofilia è un crimine, si può distinguere tra atti sessuali con un minorenne, violenza sessuale o sfruttamento sessuale dei bambini e pedopornografia.
Il motivo per cui questa pratica viene condannata è di carattere psicologico: l'abuso, soprattutto di carattere incestuoso (la maggior parte dei casi di pedofilia è intrafamiliare, solo il 5,4% degli abusanti è un estraneo) provoca disturbi post-traumatici e dissociativi e favorisce la predisposizione ad una successiva traumatizzazione.
Disturbo Feticistico: l’individuo raggiunge l’eccitazione sessuale esclusivamente o prevalentemente con la presenza di alcuni oggetti (feticci), come indumenti intimi, scarpe e accessori, oppure lega il proprio desiderio sessuale a parti anatomiche specifiche.
Disturbo da Travestitismo: comportamento che implica un’eccitazione sessuale nell’indossare gli indumenti e gli accessori del genere opposto al proprio. Questa condizione può riguardare sia uomini che donne e non deve presentarsi nel quadro della Disforia di Genere in cui questo comportamento è messo in atto non per raggiungere l’eccitazione sessuale ma come manifestazione di identificazione con il sesso opposto a quello biologico.